lunedì 11 febbraio 2013

Evoluzione della Specie Umana: quando l'uomo ha iniziato a nutrirsi di cadaveri animali?

Tutto iniziò 2.500.000 anni fa...

Secondo Craig Stanford e Caleb Finch (Università dell California del Sud) l'uomo iniziò a nutrirsi di carne animale circa 2.500.000 anni fa. 
Da quanto affermano i loro studi, l'uomo ha sviluppato una capacità particolare, ovvero che la nostra specie è in grado di difendersi dal colesterolo e dai grassi, nonché da tutte le sostanze nocive contenute nella carne dei cadaveri animali. Quindi dovremo pensare di essere immuni a cadaverina, putrescina e acido urico. Purtroppo sappiamo già da tempo che l'uomo è privo dell'enzima URICASI, presente negli animali carnivori, il cui ruolo è quello di catalizzare l'ossidazione dell'acido urico, http://it.wikipedia.org/wiki/Urato_ossidasi. Ricordiamo che l'uomo è soggetto a Iperuricemia, (accumulo di acido urico nel sangue) e che in molti soggetti porta alla famosa gotta.
Noi siamo in grado di difenderci dal colesterolo? Dovremo provare a chiederlo ai pazienti delle cliniche mediche, che sono ancora in grado di rispondere, ricoverati o in cura a causa dell'accumulo di colesterolo e del suo dannosissimo effetto sul sistema cardiocircolatorio e non solo. http://it.wikipedia.org/wiki/Ipercolesterolemia

Una domanda che potrebbe sorgere adesso è questa: "come il Dottor Stanford e il Dottor Finch sono giunti a questa conclusione?"
Il loro studio fu condotto osservando e comparando abitudini di vita, alimentazione e salute , compresi gli assetti genetici, fra l'uomo e lo scimpanzé. A questo punto mi sorge un'altra domanda, perché questi "illustri dottori" ci hanno paragonato allo scimpanzé? Potrei pensare che lo scopo fosse mostrare alla comunità non scientifica che comparandoci ad un primate molto prossimo alla nostra specie, come lo scimpanzé, il loro studio sarebbe stato considerato molto più attendibile. 
Purtroppo questo studio dimostra ancora una volta come qualcuno cerca in tutti i modi di convincere le masse che l'uomo è un onnivoro. Ora cerchiamo di capire meglio le differenze  e le similitudini vere che esistono fra uomo e scimpanzé, in modo semplice, senza utilizzare termini troppo tecnici che a volte rischiano di confondere. 

lo scimpanzé si nutre prevalentemente di frutti e noci (che rompe con l'ausilio di attrezzi rudimentali come pietre e bastoni, pochi altri animali utilizzano arnesi). Pochissime volte, furono osservati gruppi di scimpanzé nutrirsi e cacciare piccole prede e comunque si deve sempre valutare la situazione, magari non avevano più frutta di cui nutrirsi a causa del disboscamento? 

Lo scimpanzé è un essere frutto-vegetariano. Non c'è dubbio che il nostro assetto genetico sia differente, infatti noi possiamo parlare, correre e camminare grazie, oltre alle proporzioni fra arti superiori e arti inferiori, all'angolazione dell'articolazione coxo-femorale. Insomma, le differenze strutturali ci sono. 
Ma.... le somiglianze? Anche quelle non mancano ad iniziare dalla conformazione dell'apparato digerente, compresa la bocca. Possiedono una mandibola in grado di traslare lateralmente per tritare meglio i vegetali e i semi, caratteristica di tutti gli animali vegetariani. E la mandibola dell'uomo? Anche la nostra trasla lateralmente grazie alla particolare funzione dell'articolazione temporo-mandibolare, caratteristica che ci accomuna e che ci diversifica dai carnivori con mandibola fissa atta a strappare la carne cruda dalle prede. 

Qui a lato possiamo osservare abbastanza chiaramente la disposizione dei denti dello scimpanzé e la loro forma. Usiamo un'attimo l'immaginazione, proviamo a cancellare il viso dello scimpanzé e mettere il viso di un uomo. Io credo che non sarebbe poi così diverso. 
Questo è un dato molto importante, poiché la forma indica sempre la funzione del distretto anatomico. I denti canini lo sono solo nel nome, alquanto inefficaci con la carne sono utilizzati prevalentemente come guida per l'occlusione mandibolare. 




Che dire allora del gorilla?
Questi enormi canini ci fanno pensare che lui sia un carnivoro per eccellenza, invece anche lui è un frutto-vegetariano, utilizza i suo enormi canini per strappare cortecce e piccoli rami.
Volevo solo fare un appunto in questo caso per evidenziare quanto a volte le apparenze possano trarre in inganno. Quindi possiamo pensare che il nostro canino si sia modificato nel corso dell'evoluzione? Può darsi, ma non si potrà mai sapere per certo. 




Mentre, cosa diciamo del tratto gastro-intestinale? Sono simili sia per funzione che per lunghezza. Ricordiamo che l'uomo nello stomaco presenta un ambiente ipocloridrico paragonato a quello dei carnivori che è di dieci volte superiore, proprio per disgregare le proteine in aminoacidi. La lunghezza del tratto intestinale fra uomo e scimpanzé è simile, molto più lungo rispetto ai carnivori, poiché i vegetali necessitano di una percorrenza più lunga per poter essere digeriti e far sì che le sostanze nutritive vengano captate e assorbite dai numerosissimi villi intestinali. Molto più corto è quello dei carnivori che deve avere una percorrenza più breve per evitare la putrefazione all'interno del tubo digerente. Per comprendere meglio la funzione di un organismo è bene osservare le sue caratteristiche di conformazione anatomica perché come è stato detto in precedenza LA FORMA INDICA LA FUNZIONE e non si smetterà mai di ribadire questo concetto assoluto. 
Negli articoli successivi analizzeremo e confronteremo alcuni aspetti anatomici e fisiologici fondamentali che ci differenziano, e non ammettono teorie campate per aria, dai mammiferi carnivori. 
Quindi si può giungere alla conclusione che questo studio non ha finalità scientifiche che salvaguardano l'uomo e tutelando la sua salute, ma ha uno scopo ben diverso, il business, farmaceutico? alimentare? politico? Lascio a voi queste domande senza risposta. 

Con questo articolo non si vuole mettere in dubbio le competenze dei dottori citati in precedenza, però bisogna ricordarsi che dietro uno studio spesso si cela uno sponsor che finanzia la ricerca. Pagano fior di quattrini, non per ottenere un risultato dagli studi effettuati, ma per diffondere certe notizie solo dopo averle manipolate in modo da difendere alcuni prodotti o usi. Manipolate, sottoscritte e firmate da illustri scienziati. 

Ricordiamoci che la cultura è Indipendente, non si compra e non si vende!!! 
Le leggi della natura sono precise e che, ci piaccia o no, devono essere rispettate, pena la malattia.


Nicola Grifagno







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